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Sesso e età, sesso anale, diseage mongering, preservativo - Riepilogo post Gennaio 2012

Eccoci al consueto post di riepilogo mensile.

Ma c'è qualche novità rispetto all'anno scorso, come ho scritto nel primo articolo del mese "Anno nuovo vita nuova!". Infatti da quest'anno ho deciso di pubblicare non solo articoli miei, ma anche articoli interessanti che ho "scovato" sul web, attinenti al nostro argomento ovviamente. Nel primo, likato sopra, si parla di sesso ed età. Viene sfatato un grosso luogo comune secondo il quale le donne con l'avanzare dell'età perdono interesse per il sesso... beh, non è affatto vero, come potete leggere nell'articolo.

Il secondo post di gennaio, anche questo preso dal web, si intitola "Guida al sesso anale: cosa piace e non piace alle donne?" Mi è piaciuto molto perchè spiega i punti essenziali di questa pratica sessuale e non parlo solo di dettagli tecnici, ma di quelle attenzioni che un uomo dovrebbe avere verso la sua compagna, senza le quali è molto facile sentirsi dire di no. Quindi se volete proporre alla vostra donna del sesso anale vi consiglio di leggere prima questo articolo!

L'altro argomento trattato questo mese riguarda la medicina ed una disgustosa pratica che mettono in atto le industrie farmaceutiche, chiamata "Disease mongering". Come potete leggere nell'articolo da me scritto, ne avevo già parlato tempo fa, riguardo alla "disfunzione sessuale femminile", ma dopo aver trovato su youtube i video che ho inserito in questo post, ho deciso di riproporre l'argomento perchè la corretta informazione a volte può addirittura salvare la vita! La conoscenza è potere, ricordatelo sempre!

Nel post "Del Preservativo e del suo Facile e Opportuno Utilizzo" invece si parla di preservativo ma anche della condizione della donna. Questo post è stato pubblicato nel blog "Il corpo delle donne" che seguo sempre molto volentieri. Lo trovo ben scritto e soprattutto ricco di spunti di riflessione, quindi vi consiglio di leggerlo!

Come avrete notato c'è un'altra novità quest'anno, ovvero il numero di post che si è accorciato... prima riuscivo a pubblicare due post ed una citazione a settimana, ma ora non più. In ogni caso non rinuncerei mai alla qualità dei miei post, quindi anche se sono di meno, spero che per voi saranno sempre interessanti e se così non fosse siete autorizzati a "tirarmi le orecchie" :-) 
.. per me la critica rappresenta una sfida al miglioramento, quindi fatevi sotto con un commento!

Ultima novità di questo mese... "GoClito e l'Orgasmo è Garantito!", la guida definitiva sull'orgasmo clitorideo non è più disponibile. Sul sito l'avevo scritto che l'offerta sarebbe stata limitata per un breve periodo di tempo, ed io sono una donna di parola... 
Comunque forse un giorno GoClito ritornerà, chissà, magari la mia mancanza di tempo ha un suo perchè. :-)



http://www.wikio.it

Del Preservativo e del suo Facile e Opportuno Utilizzo - Articoli dal web



La PILLOLA ANTICONCEZIONALE è stata una grandissima scoperta che ha certamente cambiato in meglio la vita di molte donne: da quel momento abbiamo potuto evitare gravidanze non desiderate che ci distruggevano la vita. Con ciò intendo in particolar modo che per secoli le donne “dovevano” accettare di subire rapporti che le avrebbero portate a gravidanze numerose, talvolta pericolose, spesso con il terrore di non avere di che sfamare la nuova creatura – a questo proposito vi riconsiglio la lettura de L’Anello Forte di Nuto Revelli. Veri e propri stupri tra le mura domestiche e figli tirati su nella disperazione.
Sin da quando ero ragazzina mi sono chiesta perchè la scoperta della PILLOLA non abbia viaggiato di pari passo con una diffusa, sostanziale, capillare EDUCAZIONE SESSUALE ai maschi oltre che alle femmine nelle scuole, che insegnasse, tra l’altro, l’uso del preservativo. E’ un argomento quanto mai attuale: se vi fate un giro nei blog delle ragazzine e ragazzini scoprirete quanta ignoranza e disinformazione ci sia su questo tema oltre che a una sostanziale VERGOGNA da parte dei ragazzini ad acquistare i preservativi. Nell’epoca di internet, quando in due click anche un bambino può vedere rapporti sessuali di ogni tipo e natura, la profonda disinformazione su cosa sia e cosa rappresenti l’atto sessuale conduce a dei comportamenti tra i giovani che paiono ottocenteschi.
Molte donne non amamo la pillola e spesso a ragione: gli effetti collaterali sono stati pesanti negli anni e solo ultimamente, riducendo il carico ormonale, la pillola riesce ad essere più tollerata. Ciò nonostante non è gradevole dovere impasticcarsi tutta la vita. Di questo, dell’obbligo di stare sotto farmaco vita natural durante, per potersi permettere una vita sessuale soddisfacente, si è parlato poco.
Emancipazione sessuale per le donne ha spesso significato assunzione della pillola anticoncezionale. Io mi sono sempre chiesta se emancipazione non dovesse anche volere dire incontrare un partner che senza imbarazzo, con scioltezza, senza interrompere il flusso delle effusioni e dell’eccitazione, riuscisse a prendere il preservativo da una tasca, lo aprisse, lo srotolasse, e ti concedesse un rapporto sicuro, appassionato, senza che il rischio e la prevenione fosse sempre e comunque sulle spalle delle donne.
Il preservativo toglie spontaneità? Dipende. Se il ragazzo non ha imbarazzi e ha avuto una buona educazione alla relazione, tutto avviene senza intoppi. Alcune/i sentono il fastidio di “qualcosa di estraneo” tra i due corpi. Mah, non sempre, ce ne sono di spessore infinetesimale. Comunque lascerei a tutte/i la possibilità di scegliere. Scegliere appunto. Per anni non c’è stata scelta: ogni donna e verifico oggi anche ogni ragazza, sa che l’uso del preservativo è spesso un optional per i ragazzi. Insisto: PERCHE’ DI PARI PASSO CON LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE NON E’ STATA PROPOSTA L’EDUCAZIONE SESSUALE A MASCHI E FEMMINE?
Dato che così non è stato, spesso ho pensato alla pillola come obbligo, non come scelta. Se IO NON VOGLIO RIMANERE INCINTA, IO DEVO PRENDERE LA PILLOLA. C’è poca emancipazione in una situazione dove una delle due parti si assume l’onore di ricorrere ad un farmaco, si ricorda di prenderlo tutte le sere, si fa gli esami del sangue ogni anno per verificare effetti secondari, va dal ginecologo perchè ha dei nodulini al seno e potrebbe esserci una correlazione… Questo procedere porta spesso a provare rancore nei confronti dell’uomo.
Basterebbe, come dicevo, una sana educazione sessuale.
Da qualche tempo noto che amici, padri di maschi, consigliano l’uso del preservativo al proprio giovane figlio. Ottimo penso. Chiacchero e scopro che spesso il consiglio viene dato per proteggere il ragazzo dalle malattie sessuali. Ottimo ripenso. Mi sarebbe però piaciuto anche che il consiglio venisse dato con la stessa solerzia, con la motivazione di proteggere la fidanzata del figliolo da gravidanze indesiderate. Ecco, insegnare il rispetto della partner. Amorevolmente.
Da pochissimi anni il Ministero della Salute consiglia vivamente di vaccinare le bambine dagli 11 ai 13 per prevenire il PAPILLOMA VIRUS.

Su questa vaccinazione in massa delle ragazzine italiane, di cui si parla pochissimo – giornaliste sarebbe interessante una vostra indagine aggiornata – sono sorti molti dubbi. Ci si è chiesti perchè intervenire su bambine che ancora non hanno avuto rapporti sessuali quando pare che gli effetti del vaccino non siano sicuri dopo 5 anni dalla sua somministrazione. Non sono ancora del tutto chiari gli effetti collaterali.
Se le mamme volessero sapere quanto dura l’immunità, e se fra qualche anno si dovrà fare un richiamo o se l’essersi vaccinati non porrà altri problemi più avanti, e se le bambine che si vaccinano oggi saranno davvero protette dal tumore, si dovrebbe ammettere molto candidamente che per nessuna di queste domande c’è risposta”  (Dr. G. Remuzzi immunologo).
Va  ricordato comunque che i vaccini sono un business milionario e che interessi economici importanti ci obbligano ad agire la cittadinanza attiva cioè riflettere ed informarci se sia giusto vaccinarsi;  il fatto che sia un’ istituazione a proporcelo non ne  garantisce  la validità.
Ma indipendentemente da ciò, lasciando che ognuno si regoli secondo le informazioni raccolte, PERCHE’ QUESTA AZIONE FARMACOLOGICA VERSO LE BAMBINE, VERSO LE DONNE? PERCHE’? PERCHE’ IN QUASI TUTTE LE REGIONI SONO STATE INTERROTTI I PROGRAMMI  DI EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE ? PERCHE’ NON INSEGNARE, PROPORRE, AGEVOLARE L’USO DEL PRESERVATIVO, NON SALTUARIAMENTE MA SEMPRE? PERCHE’ I MASCHI NON SONO COIVOLTI MINIMAMENTE IN ALCUN PROCESSO DI SENSIBILIZZAZIONE? Comportamento umiliante anche verso i ragazzini che non vengono mai trattati da adulti, ma tolti da ogni resposabilità come fossero deficienti.
E’ sconfortante, siamo sempre fermi a 50 anni fa: i rapporti liberi si basano sulla pesante sottomissione delle donne a terapie farmacologiche dei cui effetti collaterali poco si sa.
E allora chiedo alle madri e padri, per ribellarci a questo sistema medioevale, perchè non tutelare maggiormente le proprie figlie chiedendo SUBITO educazione sessuale a scuola, agendo i nostri diritti e doveri di cittadine/e mettendoci  seriamente E FINALMENTE dalla parte delle bambine?

Fonte: http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=9147


http://www.wikio.it

Disease mongering

Circa un anno fa ho scritto un articolo in due parti dal titolo "Lo sporco lavoro delle case farmaceutiche!" nel quale parlavo di un fenomeno ancora purtroppo poco conosciuto, ovvero il disease mongering, la creazione a tavolino di malattie da parte delle case farmacuetiche. Ne ho parlato perchè fra le "malattie" inventate c'era pure la “disfunzione sessuale femminile” che comprende una serie di "disturbi" fra i quali: assenza o calo del desiderio sessuale, ritardo o assenza di orgasmo, mancanza di eccitazione sessuale, avversione verso i rapporti sessuali, dolore durante prima o dopo il rapporto. 

Quindi un solo nome che racchiude in se' un mondo e pure una marea.. 
di soldi naturalmente, che le industrie farmaceutiche fanno vendendo le loro "medicine" ed ingannando le persone facendole credere malate. 

Quindi in questo caso come in tantissimi altri è bene essere preparati per non farsi prendere in giro. Ma come è possibile difendersi?

Penso che l'arma che abbiamo a disposizione si chiami semplicemente corretta informazione. E per averla occorre esplorare a lungo e non fermarsi al primo servizio che fanno in tv (spesso subdolo e pilotato) o al primo articolo trovato su un blog, ma andare avanti e confrontare le diverse opinioni e punti di vista, per potersi fare un'idea ad ampio spettro della situazione. Abbiamo ancora a disposizione il web, quindi cerchiamo di usarlo, dopotutto è in gioco la nostra salute!

A tal proposito quindi vi voglio proporre un interessante video in 4 parti che parla di questo argomento.

Buona visione e buone riflessioni!











http://www.wikio.it

Guida al sesso anale: Articoli dal web

Ho trovato in rete questo interessante articolo sul sesso anale che vi voglio proporre oggi. Lo trovo abbastanza completo ed utile, ma vorrei aggiugere solo un piccolo appunto sui lubrificanti, ovvero non usate un lubrificante a base di silicone se usate anche dei sex toys nello stesso materiale perchè potrebbero rovinarsi. Per chi fosse interessato su wikipedia c'è una brevissima guida sull'argomento lubrificanti. Riguardo ai Sex Toys invece esiste una guida completa che si chiama Clitoys e che non lascia spazio a dubbi sull'argomento, e la puoi (ancora) ricevere gratuitamente con l'acquisto di "GoClito e l'Orgasmo è Garantito!", ma siamo veramente agli sgoccioli, l'offerta di GoClito scadrà tra poco, quindi è il caso di affrettarsi...
 
Buona lettura!


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Guida al sesso anale: cosa piace e non piace alle donne?


Il sesso anale è una di quelle cose che o si ama o si odia. Non c’è via di mezzo. La maggior parte delle donne ad un certo punto della propria vita lo prova, ma sono solo in poche quelle che ripetono l’esperienza. La ragione è chiara: il dolore. Se non ci fosse dolore, ci sarebbe probabilmente piacere. E da qui, o amore o odio.
Tuttavia, anche in questo campo è la pratica che rende perfetti. Solo provando e riprovando riuscirete ad imparare tutte le tecniche e i segreti che renderanno il sesso anale un’esperienza piacevole per la vostra partner. E’ fondamentale inizialmente capire cosa alle donne piace e cosa non piace del sesso anale.

Il fascino del sesso anale
Sia per gli uomini che per le donne il sesso anale può costituire un ottimo diversivo rispetto al sesso convenzionale. Le sensazioni che dona sono particolari, inconsuete e diverse. Inoltre, i tabù ancora associati a questa pratica sessuale non fanno altro che creare, in verità, una certa attrazione da parte sia dei più audaci che dei più timidi.
Tuttavia, una volta provato, il sesso anale perde velocemente tutto il suo fascino per la maggior parte delle donne (e anche per qualche uomo). Ma quali sono le ragioni per cui le donne amano oppure odiano il sesso anale?
Perché le piace il sesso anale? Partiamo dalle cose positive.

Il sesso anale le piace perché la eccita
Le donne amano il sesso anale perché può far provare loro sensazioni magnifiche e mai provate prima. Il sesso anale permette alla donna di sentire una penetrazione molto profonda e di provare un insieme di sensazioni che coinvolgono, in una sorta di particolare mescolanza, sia il clitoride che la vagina. Qualora anche queste parti vengano correttamente stimolate, la donna verrà trasportata in un’altra dimensione e il suo piacere non avrà limiti. Ricordate che gli orgasmi anali sono una realtà.

Perché il sesso anale è trasgressivo
Molte persone amano la trasgressione. Il sesso anale è una di quelle trasgressioni che si possono fare privatamente e nessuno ne saprà mai niente, se non voi e la vostra partner. La cosa, ovviamente, è parte fondamentale del divertimento.
Spesso per una donna il sesso anale è una di quelle attività del tipo “c’è una prima volta per tutto”. Può avere un sacco di fascino il fatto di fare qualcosa che non si è mai fatto prima nella vita.

Perché lei odia il sesso anale?
Ora invece, parliamo delle cose negative.

Perché il sesso anale fa male
Il sesso anale non è così facile da mettere in pratica se non lo si è mai fatto prima. Per un uomo può sembrare semplice – dentro e fuori – ma per la donna non è così. Il sesso anale, se fatto male, può causare sudorazione fredda, brividi e un’estrema agonia. Molto spesso tuttavia le donne decidono di sopportare il dolore perché desiderano che l’esperienza possa essere piacevole per voi. Una volta conclusa un’esperienza dolorosa, tuttavia, la vostra partner potrebbe rifiutare ogni altro tentativo. Quindi, per ridurre al minimo la possibilità di un rifiuto categorico nel futuro, cercate di non farle male sin dalla prima volta. Fate del vostro meglio ogni volta e probabilmente potrete riprovarci di nuovo. Fatele male e sarete interdetti dal suo ano a vita.

Perché è preoccupata per le conseguenze estetiche
Il sesso anale è, ovviamente, il modo ideale per fare disastri. Per una donna, l’idea che possiate entrare dentro di lei ed uscire in una situazione non “idonea”, è estremamente imbarazzante.
Per questo motivo la vostra partner potrebbe essere assolutamente contraria al sesso anale, anche senza averlo mai provato. Le donne passano così tanto tempo per farsi belle per noi, che il solo pensiero di fare qualcosa che potrebbe compromettere fatalmente tutto quel duro lavoro, potrebbe essere inconcepibile.
Per alleviare le sue preoccupazioni potrebbe essere utile consigliarle di praticare un lavaggio anale (in commercio esistono vari tipi di strumenti per effettuare una doccia anale) o assicurarsi che sia andata in bagno almeno un’ora prima del rapporto.

Il lubrificante è essenziale
Il canale rettale non produce un lubrificante proprio, quindi è fondamentale utilizzare sempre un lubrificante di buona qualità in tutte le vostre avventure anali. Si consiglia di usare lubrificanti a base di silicone, perché tendono a durare a lungo e a non seccarsi. Non utilizzate prodotti come la vaselina: intasano le pareti del retto e sono troppo appiccicosi.

Giocate con lei
E’ molto importante che la vostra partner sia molto eccitata. Solo a quel punto il suo corpo sarà pronto ad accogliervi.
Massaggiate il suo corpo con l’olio, fatela rilassare, amatela, adoratela e accarezzatela.
Tutto questo, ovviamente, dovrà avvenire senza che il suo ano venga minimamente sfiorato. L’attesa è una delle tecniche sessuali più efficaci che abbiamo a disposizione: usatela a vostro vantaggio.
Il livello di eccitazione dovrebbe essere tale per cui sarà lei stessa ad un certo punto a pregarvi di farlo: è quello il momento adatto. A quel punto, quando le sfiorerete l’ano, invece di una smorfia di tensione, vi risponderà con gemiti e lamenti.

Preservativi e igiene
Le malattie si trasmettono attraverso tutti i tipi di rapporto sessuale, compreso quello anale. Inoltre, le pareti del retto sono molto sottili e permeabili quindi il rischio di contrarre una malattia sessuale è addirittura maggiore. Ma l’utilizzo di un preservativo potrebbe essere una buona idea anche per altri motivi.
La vostra partner potrebbe non desiderare che eiaculiate all’interno del suo retto. E la cosa, francamente, è comprensibile: le cose per lei potrebbero diventare un po’ fastidiose una volta finito il sesso.
Utilizzate un preservativo ed eviterete il problema.
Inoltre, i preservativi vi aiuteranno anche a proteggere il pene dalla materia fecale che può essere presente in piccole quantità nel retto. Qualora succedesse non sarà un problema: basterà sciacquarla via. Infine, indossare il preservativo vi renderà meno sensibili e quindi vi permetterà di durare un po’ più a lungo.

Cosa non fare MAI
Non fatelo mai senza che la vostra partner abbia dato il suo espresso consenso. Una donna non è un oggetto da usare a piacimento: se la vostra partner è così gentile da voler condividere con voi il suo bellissimo di dietro, vedete di trattarlo con rispetto e siate solo grati.
A meno che non vi sia espressamente richiesto, non eiaculate dentro di lei. Non siate troppo irruenti e non spingete troppo forte, sempre che non sia espressamente richiesto.

Cosa fare SEMPRE
Utilizzate sempre il lubrificante. Indossate sempre il preservativo se vi viene richiesto, senza fare i bambini.
Fate come vi viene richiesto, in qualsiasi momento: il sesso anale è una situazione delicata e lei avrà bisogno di potersi di fidarsi di voi.

Sesso anale e stereotipi di genere
Quando una coppia eterosessuale pensa al sesso anale, in genere pensa al sesso anale “uomo su donna”.
Tuttavia, per meglio comprendere cosa sia il sesso anale e riuscire a migliorare le vostre prestazioni, sarebbe bene se vi apriste alla possibilità che sia lei a potervelo praticare.
Spaventati? Non siatelo. Il sesso anale richiede una sacco di pratica per diventare perfetto e sperimentarlo a vicenda è anche un modo perfetto per rendere più profonda la vostra connessione sessuale e amorosa. Non si deve per forza usare un sex toy: potete usare dita, lingua, oli, lubrificanti o qualsiasi altra cosa. Sperimentate e lasciate che il vostro corpo venga amato. Vedrete come ripagherà.

In conclusione:
Il sesso anale non viene vissuto bene da tutti: fatelo bene e lo farete di nuovo. Fatelo male e potreste essere banditi per sempre dal di dietro della vostra lei. Beh, probabilmente non per sempre, ma almeno fino a quando non si dimenticherà quanto male le avete fatto la volta precedente.
Ci sono centinaia di guide al sesso anale su internet- istruzioni esplicite su come farlo nel modo giusto. Leggendole dovreste farvi una buona idea su come cominciare. Il miglior consiglio che possiamo darvi è quello di assicurarvi che lei sia molto eccitata prima di iniziare. A quel punto sarà molto difficile perdere la sfida.

Fonte: http://saluteluielei.wordpress.com/2011/05/05/guida-al-sesso-anale-cosa-piace-e-non-piace-alle-donne/

http://www.wikio.it

Anno nuovo vita nuova!

Anno nuovo vita nuova! ;-)

Da quest'anno ho deciso di pubblicare oltre agli articoli scritti da me, anche i post sulla sessualità che trovo sul web e che reputo interessanti. 

Naturalmente troverete in fondo al post il link all'articolo, perchè per me citare la fonte è una questione di correttezza, un dovere etico. 

Buona lettura!

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La soddisfazione per il sesso? Aumenta con l’età

Nonostante il calo del desiderio, le donne possono continuare a essere sessualmente attive


(Contrasto)
MILANO - Chi ha detto che con l’età non si prova più soddisfazione per il sesso? Non è proprio vero e lo dimostra uno studio appena pubblicato, non da sconosciuta rivista di sessuologia, ma dal Journal of American Medical Association, il conosciutissimo Jama. Le donne anziane sessualmente attive, magari vedono ridursi il desiderio sessuale con il passare degli anni, ma, quando ci provano, sono assolutamente capaci di eccitarsi e di arrivare all’orgasmo. Di quali donne stiamo parlando? Quelle dello studio, pubblicato da Jama, appartengono a un gruppo di persone, che vivono vicino a San Diego, in California e che da quarant’anni sono tenute sotto osservazione dai ricercatori con l’obiettivo di studiarne lo stato di salute.  

LO STUDIO - Lo studio è noto come Rancho Bernardo Study e non ha trascurato di occuparsi anche della salute sessuale. Con risultati che possono apparire sorprendenti. Intanto per l’età delle 806 donne coinvolte: la media era di 67 anni, con un 63 per cento in menopausa. E poi per le risposte date ai ricercatori, coordinati da Elisabeth Barrett-Connor, professore di epidemiologia all’University of California, che le interrogavano sulle loro abitudini. . Fermo restando che, in generale, il desiderio cala con il passare degli anni, rimane, però, un quaranta per cento di rappresentati del gentil sesso che afferma di non averlo mai perduto. E anche quando diminuisce, se si ha l’occasione, la soddisfazione, appunto, non manca.

OTTUAGENARIE - Metà delle donne, che avevano un partner, ha ammesso di avere fatto sesso nelle precedenti quattro settimane. Il 67 per cento ha dichiarato di aver provato un orgasmo sempre o quasi sempre. Per entrare più nel dettaglio delle diverse età: metà delle ottantenni era in grado di provare eccitazione e arrivare all’orgasmo. Commenta Elisabeth Barrett-Connor. «In contrasto con il modello tradizionale, secondo il quale il desiderio precede il sesso, i nostri risultati suggeriscono che le donne sono disponibili all’attività sessuale per molte ragioni, compresa l’autoaffermazione o il desiderio di mantenere una relazione».

INTIMITÀ E CAREZZE - A questo punto la domanda: ma di che tipo di attività stiamo parlando? Risponde Susan Trompeter, clinico medico dell’University of California: «Per le persone coinvolte nello studio, l’attività sessuale, intesa in senso stretto, non era sempre indispensabile per ottenere soddisfazione. Le persone non sessualmente attive, si sentivano gratificate dalla vicinanza fisica con il partner o dalle carezze o da altre situazioni di intimità che avevano sperimentato nel corso di lunghe relazioni». Come dire che, in molti casi, la vicinanza emotiva e fisica al partner comporta un appagamento sessuale paragonabile a un orgasmo.
Adriana Bazzi
abazzi@corriere.it


Fonte: http://www.corriere.it/salute/12_gennaio_03/sesso-donne-soddisfatte_fc0da62e-3626-11e1-8614-09525975e917.shtml



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